Verranno
nominati 100 senatori rispetto ai 315 attuali, di cui 74 saranno consiglieri
regionali, 21 saranno sindaci eletti dai consigli regionali, e 5 verranno
nominati dal Presidente della Repubblica.
Il Senato
non avrà più la stessa funzione della Camera dei Deputati, ma parteciperà
marginalmente al procedimento legislativo e dovrà limitarsi a funzionare come
organo intermedio tra lo Stato e gli enti territoriali, non avendo tuttavia
funzioni specifiche di rapporto con le politiche e le attività delle pubbliche
amministrazioni locali.
In tal
senso, il molo politico e costituzionale del senato risulta svincolato dalle
amministrazioni locali e non precisamente determinato perché, anche se
rappresenterà gli enti territoriali, svolgerà comunque funzioni politiche e
istituzionali non omogenee all’attività di tali enti.
Anche le modalità di scelta dei senatori sono
tutt’ora non chiare e indeterminate, e la loro nomina è demandata a una
successiva legge ordinaria. Non è stato chiarito neppure come verranno scelti i
21 sindaci- senatori, ed è stata introdotta la figura dei senatori di nomina
presidenziale, a tempo, con mandato di sette anni. Il che comporterà che questi
neo senatori saranno completamente dipendenti dalla presidenza della
repubblica, mentre attualmente ne sono del tutto svincolati.
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