mercoledì 6 aprile 2016

Le leggi le farà una camera dei deputati non rappresentativa dei cittadini

Il procedimento legislativo verrà del tutto stravolto perché non si faranno più leggi bicamerali, ma il senato potrà soltanto proporre modifiche per alcuni tipi di leggi, sulle quali in ogni caso si pronunzierà definitivamente la Camera dei deputati.
Il giudizio di costituzionalità sulle leggi elettorali è riconosciuto a un terzo dei senatori e a un quarto dei deputati, i quali potranno chiedere di sottoporre alla Corte Costituzionale le leggi elettorali, addirittura prima della loro promulgazione. Questo sarà in effetti un fatto problematico, in quanto non sono molto chiare le procedure che si applicheranno a tale giudizio preventivo. E inoltre, a meno che una legge non violi palesemente un dettato costituzionale, risulta assai difficile valutarne, in astratto e prima della sua entrata in vigore, il funzionamento e i problemi interpretativi e di attuazione che essa porrà. L’attuale sistema valuta le leggi quando sono operative, e non precedentemente. Questa novità potrebbe essere utilizzata in modo politico per bloccare leggi che sono invise alla maggioranza dei deputati, che non sarà necessariamente rappresentativa della maggioranza degli elettori, come si dirà più avanti.

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